Discussione:
Cosa ve ne sembra?!?
(troppo vecchio per rispondere)
Rafminimi
2016-01-26 08:02:50 UTC
Permalink
Subject: Cosa ve ne sembra?!?

----- Original Message -----
From: Rafminimi
To: ***@yahoogroups.com
Sent: Sunday, January 24, 2016 7:28 PM
Subject: Cosa ve ne sembra?!?


http://thenexttech.startupitalia.eu/5920-20160123-vignette-1900-cote-asimov







--- news://freenews.netfront.net/ - complaints: ***@netfront.net ---
lume
2016-02-09 13:54:47 UTC
Permalink
Post by Rafminimi
http://thenexttech.startupitalia.eu/5920-20160123-vignette-1900-cote-asimov
Beh, ogni volta che l'uomo ha provato ad immaginare il futuro lo ha fatto
inevitabilmente basandosi sul livello tecnologico ma soprattutto sulle
esigenze e le mode della sua epoca.
Cento anni fa si era in piena conquista dei cieli e degli abissi, ecco
quindi tutto un fiorire di macchine volanti (teneramente in legno e ad
elica!) o di creature marine da traino. Poi c'era la novita'
dell'elettricita', che avrebbe fornito la forza motrice per qualsiasi
macchina e di conseguenza ecco che viene immaginata ogni sorta di robot
che avrebbe sostituito l'uomo nei lavori piu' pesanti (e qui devo dire che
ci avevano preso, anche se era facile). Quindi un futuro ritagliato per le
esigenze (e le conoscenze) del momento.
Del resto e' stato cosi' per tutte le epoche: negli anni 50 e 60, in piena
corsa per la conquista dello spazio e della luna, la fantascienza era
praticamente monopolizzata da navi spaziali e marziani; una volta arrivati
davvero sulla luna ecco le basi lunari; passate di moda le missioni
spaziali e con l'affacciarsi sulla realta' dei primi computer e
dell'elettronica dei transistor ecco che la fantascienza vira sulla
cibernetica, l'integrazione uomo-macchina o la lotta tra uomo e robot o
uomo e computer; arriva internet, la rete e i sw di realta' virtuale ed
ecco un futuro di mondi virtuali (matrix) e di grandi fratelli. Insomma,
di gente che ha davvero avuto intuizioni brillanti e "inimmaginabili", ce
n'e' stata davvero poca, ma del resto, anche la piu' fervida immaginazione
deve avere uno spunto su cui svilupparsi.
In sintesi, come poteva un disegnatore di inizio 900 immaginarsi un popolo
di rimbecilliti connessi sui social network con delle scatolette?
Continua a leggere su narkive:
Loading...